venerdì 27 febbraio 2009

Riflessioni su un nuovo soggetto politico di sinistra

PERCHE’ UN NUOVO SOGGETTO POLITICO DI SINISTRA?

Perché le sfide che abbiamo di fronte sono nuove, inedite, terribili e contemporaneamente piene di opportunità. Vi è un grande bisogno di unità e di coerenza. Unità perché il fronte alternativo al centrodestra deve essere più ampio possibile, coerenza perché, come insegna il fallimento del Pd di Veltroni e non solo, è inutile cercare di unire soggetti senza un minimo comun denominatore culturale e valoriale. Si apre oggi una discussione ancora più ampia per un partito di sinistra moderno, laico, riformista, ecologista che sia omogeneo nella visione del mondo, che sia sintesi delle grandi tradizioni culturali e politiche che hanno fatto progredire la civiltà dell’uomo, dall’affermazione dei diritti civili e di libertà della tradizione liberale, laica e radicale, alle grandi conquiste della giustizia sociale, al diritto all’istruzione, alla salute, al lavoro, alla democrazia ed all’uguaglianza sostanziale per cui tanto dobbiamo alla tradizione socialista, per giungere alla nuova consapevolezza che l’uomo è parte della natura, ne è la sua autocoscienza, che modificando maldestramente il suo ambiente può mettere a rischio la vita e la sua stessa esistenza e con essa il senso di ogni cosa che fa, l’ecologismo politico che si afferma come il paradigma del XXI secolo. Tappe importanti che sono simultaneamente presenti oggi, perché i diritti individuali non sono ferri vecchi, i diritti sociali non sono ferri vecchi, ma i capisaldi della dignità dell’uomo e sono costantemente minacciati e quotidianamente hanno bisogno di essere riaffermati; e quale diritto individuale o sociale può essere affermato in assenza del diritto ad un ambiente adatto alla vita ?

Un soggetto che magari possa fare delle alleanze programmatiche con il centro, con i cattolici democratici, ma che non annacqui la sua identità fino a renderla impalpabile e contraddittoria come nel PD attuale. Anzi questo soggetto potrebbe essere centro di attrazione per chi oggi nel PD, vuol fare una scelta chiara di sinistra.

Un soggetto politico affidabile e riformista, fatto da donne ed uomini capaci e di valore, di inattaccabile moralità. Un partito che pur non essendo estremista sia chiaro e determinato nel suo programma di riforme. Una sinistra che non è comunista, che non pensa che la proprietà sia un furto, ma ne vuole limitare gli abusi e le distorsioni, che è a favore della libera impresa che però deve essere consapevole delle sue responsabilità sociali ed ambientali, una sinistra laica ma dialogante e non ammazzapreti, una sinistra che sia capace di aprire spazi di democrazia, di diffondere il potere e la partecipazione consapevole, che apra circoli e sezioni, che faccia discutere e decidere la gente, che faccia emergere così nuovi leader, dare nuova dignità. Una sinistra che sappia coniugare lavoro e ambiente, libertà ed eguaglianza, una sinistra che non si fa ingabbiare dalla religione ma piena di spiritualità, di umanità, di amore.

Un nuovo soggetto politico in grado di scompaginare anche le attuali appartenenze europee, per formare un unico gruppo ecologista e di sinistra riformista ( Verdi+Socialisti+radicali+ democratici+sinistra non comunista), una famiglia che potrebbe accogliere le forze progressiste internazionali, come ad esempio il partito democratico di Obama , una grande alleanza per aprire una nuova era nel mondo intero, una svolta epocale, ciò di cui il mondo ha bisogno.

ED A CROTONE CHE SVILUPPI POLITICI VI POSSONO ESSERE RIGUARDO A QUESTA ALLEANZA DI SINISTRA ?

Da anni i partiti di sinistra cittadini si incontrano ed ora ritrovo in questo tentativo chi ci ha sempre creduto e nuovi soggetti . Vedo con piacere che monta l’interesse per questa esperienza che parte da Verdi, Sinistra Democratica e Vendoliani, ma che si è già estesa ai socialisti ed a varie associazioni. La situazione politica locale è asfittica, la gente è scettica e demotivata, ma ci deve essere una alternativa credibile, altrimenti molti non andranno neanche a votare.
La Città di Crotone è un banco di prova serio e importante per valutare le concrete possibilità di questa aggregazione. La città attraversa da tempo una evidente crisi di sistema e di prospettiva, la criminalità, organizzata e non, è ben presente sul territorio, di 70 anni di industrialismo sembra che le generazioni attuali abbiano ereditato solo disastri. L’ecosistema a Crotone è in una drammatica difficoltà che coinvolge tutta la provincia, la questione ambiente è esplosa in tutta la sua drammaticità, con scuole e interi quartieri sequestrati dall’inchiesta Black Mountains perché costruiti su rifiuti tossici e nocivi, bonifica che rischia di fallire e l’ENI e il governo che ci umiliano sempre di più, sospetti di radioattività elevata, lo sviluppo economico è una chimera, il degrado sociale è evidente, la diseducazione civica dilaga, persino gli atti vandalici nelle scuole sono diventati endemici simboli della decadenza del contesto etico in cui viviamo.
Se c’è un punto da cui necessariamente partire è quello di ridare credibilità alla politica, inutile illudersi, anni e anni di gestione clientelare e criminale della cosa pubblica, come dimostrano le compravendite di voti ed i legami con la criminalità organizzata anche in esponenti dei partiti di centrosinistra, hanno minato alla base il rapporto tra politica e società crotonese, cambiare questa opinione dominante e riacquistare la fiducia della gente resta la nostra sfida più importante. Questo necessita impegno e disciplina oltre che entusiasmo, noi crotonesi di solito preferiamo essere scettici, ma in molti intimamente speriamo che le cose possano cambiare, ed allora bisogna ridare voce alla gente, non indietreggiare di un millimetro sul concetto di democrazia partecipata, sul rigore assoluto di chi fa politica, perché chi fa politica decide delle cose di tutti ed a tutti deve rendere conto.
Un progetto che ha bisogno di entusiasmo, di gente che ci crede, e che sia aperto ma rigoroso: una bella sfida.
Francesco Zurlo
Verdi Crotone
20/02/09

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