domenica 9 dicembre 2007

IDEE PER LA SINISTRA DEL TERZO MILLENNIO

L’imminente assemblea della “ la Sinistra l’Arcobaleno” che dovrebbe unire in federazione i partiti della Rifondazione Comunista, il Pdci, della Sinistra Democratica e dei Verdi è una occasione straordinaria per una riflessione sui contenuti, programmi e idee per una sinistra forte e moderna che abbia un ruolo da protagonista nella politica italiana.
Cosa significa oggi Sinistra e cosa ancor più importante, cosa significherà nel futuro più prossimo?

IL CONTESTO
In primo luogo mi sembra opportuno inserire il discorso in uno scenario planetario ed epocale, il solo che possa darci un contesto fertile per la nostra riflessione. Proprio sul piano globale si sente la necessità di una svolta di sinistra che ci faccia invertire la rotta per evitare che la nostra destinazione sia il caos disastroso verso cui siamo diretti. Riscaldamento Globale, squilibri economici enormi tra le diverse aree del mondo e , all’interno degli stessi paesi, tra poveri e ricchi, terrorismo e guerra in espansione, sono tremende realtà a cui bisogna dare risposte urgenti e concrete, solo un approccio coordinato di una Sinistra globale è in grado di dare risposte adeguate. Una sinistra moderna deve sopratutto mobilitare alla consapevolezza della gravità della situazione e dell’urgenza dell’azione moltitudini sempre più ampie, individui e governi. La risposta del mercato è troppo lenta e contraddittoria ed è soprattutto “drogata” dallo strapotere delle Corporation, per poter da sola essere sufficiente a farci imboccare, a livello mondiale, in modo tempestivo, la svolta per risollevarci e darci un futuro di infinite possibilità . Gli accordi di Kyoto, nonostante la loro insufficienza, non hanno trovato concreta attuazione e siamo tutti in attesa di un cambio di guardia alla presidenza degli Stati Uniti, che con la auspicabile vittoria dei democratici e del peso che avrà la politica di Al Gore, dovrà dare un contributo decisivo all’inversione di rotta.

L’EUROPA
L’Europa è l’altra macroregione a cui questa nuova sinistra deve necessariamente guardare.
L’ Europa è molto pervasiva sul piano interno e troppo debole sul piano esterno, ha la presunzione di regolamentare la vita a 500milioni di persone e poi non farli contare nulla a livello globale, è un Europa disarmonica e inefficace nella politica mondiale. La sinistra deve puntare a dare all’Europa una politica estera, una politica di difesa, una sovranità esterna che possa far contare sul piano globale i valori fondativi dell’Unione Europea.
La Sinistra italiana deve avere consapevolezza della sfida globale ed agire di conseguenza. C’è da implementare un rapporto di sussidiarietà che dal globale porta al locale, con una coerenza di mezzi e fini.

UNA SINISTRA PRAGMATICA, COERENTE, DEMOCRATICA, NONVIOLENTA, ECOLOGISTA, NON STATALISTA
Una sinistra moderna che vuole essere efficace non può che essere pragmatica senza mai valicare però il limite della coerenza e del cinismo , una sinistra moderna non può essere statalista e autoritaria, deve essere autorevole e pluralista, valorizzare le comunità, una costruttrice di ponti, non una setta elitaria. Dalla democrazia non si ritorna indietro, ma si procede avanti, verso l’inclusione di nuovi soggetti nell’area della decisione, perchè è della loro vita e del loro futuro che si tratta, la pragmatica della nuova sinistra è pratica della nonviolenza e del dialogo, non c’è nessuno da odiare, c’è solo da ampliare la capacità d’amare. I 3/4 dell’umanità oggi sono esclusi dal poter avere una qualità della vita decente, a decine di milioni muoiono di fame, flussi migratori imponenti bussano alla porta del ricco occidente, intanto il modello di vita occidentale è in piena crisi perchè se esteso porterebbe alla distruzione del pianeta, una sinistra moderna deve indicare il percorso per uscire da questa situazione.

LA NUOVA CULTURA
L’esigenza di una maggiore giustizia sociale si interseca con la questione ecologica e gli strumenti culturali adeguati per risolvere questi problemi non li troviamo solo nelle culture politiche del passato, liberalismo e socialismo, ma piuttosto nella filosofia olistica, nelle discipline che studiano le interdipendenze e le interconnessioni, nella teoria dei sistemi e dei campi, nelle teorie della complessità e dell’evoluzione, nelle scienze che si sviluppano dalla nuova alleanza tra natura e cultura, l’ingiustizia è figlia dell’illusione della separazione, molto semplicemente stiamo capendo che “siamo tutti sulla stessa barca” e che non ci conviene “segare il ramo su cui siamo seduti”. Una sinistra moderna lotta per una maggiore giustizia sociale ed è ecologista e nonviolenta, allarga gli spazi di democrazia, non è contro il mercato ma non può, non vuole, non deve consentire che il mercato sia contro l’uomo.

LA LIBERTA’
Una sinistra moderna è per le regole a tutela della libertà, ma è bene che dica con chiarezza che è contro le libertà liberticide, contro la libertà di sfruttare a proprio piacimento l’uomo e la natura per esempio, contro la libertà di schiacciare la volontà degli altri solo perchè si è più forti, armati e violenti. C’è troppa retorica sulla parola libertà da quando Berlusconi è entrato in campo. Si confonde l’essere liberi con l’arbitrio, con la legittimazione di privilegi, si bada troppo poco ai doveri di mazziniana memoria illudendosi che possa esistere una società di soli diritti, la sinistra del futuro deve ripensare il rapporto tra individuo e collettività organizzata, tra cittadino e stato, tenendo ben al centro della propria azione la difesa dei più deboli senza mortificare il merito e la libertà di intraprendere e di eccellere.

IL POSIZIONAMENTO POLITICO
Nello scenario politico attuale la Sinistra l’Arcobaleno si posiziona alla sinistra appunto del Partito Democratico, con zone di interferenza molto vaste. Il successo del progetto dipende dalla percezione che la gente avrà della nuova federazione, se la percezione sarà di una cosa rossa e basta, sarà un fallimento velleitario. Se invece sarà interpretata come l’avvio di un processo che porta ad una grande e moderna forza di progresso, con lo sguardo rivolto al futuro e non solo al passato allora il progetto potrà diventare un punto di riferimento per moltissima gente, ed avere molta influenza sulla politica italiana. La federazione sarà una alleata leale e severa del Partito Democratico, di cui preoccupano alcune contraddizioni laceranti, ad esempio quella tra laici e cattolici, tra vizi privati e pubbliche virtù, la pericolosa tendenza al “ma anchismo” strepitosamente interpretato da Crozza.

IL PIANO LOCALE
Intanto sul piano locale, più volte le forze di sinistra si sono incontrate in questi ultimi anni, non riuscendo mai a dare un seguito a tanti bei propositi, la federazione di Crotone potrebbe essere una delle prime a formarsi di fatto, dando un coordinamento stabile alla propria azione comune, cominciando a prendere in considerazione la fattibilità di un progetto unitario per i prossimi appuntamenti elettorali.
La Città di Crotone è un banco di prova serio e importante per valutare le concrete possibilità di questa aggregazione. L’ecosistema a Crotone è in una drammatica difficoltà che coinvolge tutta la provincia, interi quartieri vivono perennemente sotto un puzzo maleodorante di rifiuti e liquami, bonifica e porto sono in alto mare, lo sviluppo economico è una chimera, il degrado sociale è evidente, la diseducazione civica dilaga, persino gli atti vandalici nelle scuole sono diventati endemici simboli della decadenza del contesto etico in cui viviamo.
Se c’è un punto da cui la nuova federazione deve necessariamente partire è quello di ridare credibilità alla politica, e questo necessità impegno e disciplina oltre che entusiasmo, noi crotonesi di solito preferiamo essere scettici, ma in molti intimamente speriamo che le cose possano cambiare. Intanto lampi di luce, sarebbe meglio dire raggi di sole, si stagliano all’orizzonte, ancora una volta il destino di Crotone è legato ad una grande sfida tecnologica che ci lega ad ampi scenari, questa volta non dovremo bonificare niente, la luce del sole non inquina, ma fa notoriamente bene.
Francesco Zurlo – Portavoce Verdi Crotone