lunedì 2 marzo 2009

Convertito il dl 208/08 c.d. " SALVA ENI ". LA LOTTA CONTINUA

Il decreto “ salva eni” è stato convertito in legge. Poche le modifiche al testo del decreto ma la sostanza non cambia : sarà il Governo a decidere sulla transazione globale, in un tragicomico tavolo di transazione saranno seduti da un lato il Governo e dall’altro Syndial, cioè Eni, cioè il Governo stesso. Intanto l’Italia continua ad essere sommersa da procedure d’infrazione in campo ambientale dall’Unione Europea, l’ultima, così tanto per battezzare il ritorno al nucleare del nostro Paese, è la n. 2009_2011 relativa alla direttiva 2006/117 Euratom “ Supervisione e controllo trasporto rifiuti radioattivi”. Comunque la procedura d’infrazione che ci riguarda più da vicino è la n. 2007_4679 per violazione della direttiva 2004/35 CE, per la non corretta applicazione del principio “ chi inquina paga”.
In un certo senso oggi tutto diventa più semplice : il Governo è la nostra unica, vera, controparte. Un Governo che finora non ha fatto molto per meritare la nostra fiducia e per questo chiediamo supervisione e soccorso all’Unione Europea, per cui è necessario sostenere con ancora più determinazione la petizione fino ad oggi soprannominata contro il dl “salva eni” ma che, ad una lettura più attenta, sarebbe meglio chiamare “ Petizione Crotone”.
Che le istituzioni locali, Regioni, Provincia e Comune, insieme alle parti sociali ed ai cittadini siano come dita di una sola mano per prendere in pugno la situazione. E’ la lotta per la dignità di un luogo, di una comunità, contro l’indifferenza e l’arroganza dei poteri forti, in ultima analisi del governo centrale. Con quanti spiccioli si vuole liquidare la questione Crotone ? Quanto è il costo ambientale, il danno alla salute, il prezzo del nostro mancato sviluppo? Noi non sappiamo indicare una cifra, ma sappiamo indicare ciò che deve essere fatto: il ripristino dei luoghi, il risarcimento del danno alla salute, un programma di sviluppo economico che esalti le vocazioni del nostro territorio e valorizzi le nostre intelligenze e il nostro lavoro.
Questo Governo si dice federalista, lo dimostri. Qui c’è un territorio che chiede giustizia, non elemosine . Il ministro Tremonti ha detto che l’Unità d’Italia è stata fatta a discapito del Sud ? Il caso Crotone capita a proposito per consentire a Tremonti a dare seguito a questa sua riflessione, al Governo di cominciare a sdebitarsi nei confronti del meridione.
C’è bisogno di un tavolo politico enti locali/Governo e dell’organizzazione di una task force tecnica locale di supporto di altissimo livello in grado di trasformare la proposta politica in numeri, tabelle, progetti, contratti ed accordi, . Ma nulla sarà possibile senza un sussulto di dignità generale, di ogni cittadino crotonese, di ogni famiglia, di ogni organizzazione, c’è bisogno come il pane di testimonianze d’impegno e d’interesse, c’è bisogno di rispondere ad una chiamata decisiva per Crotone ed i suoi figli.

Francesco Zurlo
Verdi Crotone