venerdì 27 febbraio 2009

PETIZIONE AL PARLAMENTO EUROPEO CONTRO IL DECRETO SALVA ENI

RICEVUTO PRIMO RISCONTRO DAL SEGRETARIO GENERALE.

Nella qualità di primo firmatario e quindi di interlocutore con il Parlamento Europeo ritengo mio dovere comunicare ai cittadini che in merito alla petizione contro il decreto “salva Eni” si è ricevuto un primo riscontro dal Segretario Generale del Parlamento Europeo . La nostra petizione è stata iscritta nel ruolo generale col n. 0052-09 ed al più presto ne sarà decisa la ricevibilità. Una volta ottenuta la ricevibilità, la petizione potrà essere esaminata dalla commissione in riunione a porte aperte o pubblica in cui potranno essere sentiti i firmatari.
In queste ore, in questi giorni il decreto, proveniente dal Senato, è in discussione alla Camera dei Deputati per la sua conversione in legge. Il Senato, pur non mutando la sostanza del decreto, ha approvato alcuni emendamenti al testo originario, uno di questi al comma 2° dell’art.2 ha una certa rilevanza , infatti sono state soppresse quelle odiose parole “senza obbligo di risposta” riferite alle osservazioni ( ora chiamate note) che enti e soggetti interessati possono far pervenite al Ministero in merito allo schema di transazione globale. Vedremo cosa accadrà alla Camera, ma nulla fa ben sperare e già domani il decreto potrebbe essere convertito in legge così com’è, dando in mano all’Eni un’arma micidiale contro le sacrosante rivendicazioni dei crotonesi. Infatti la transazione globale impedirà ogni possibile richiesta di risarcimento di Regione, Provincia e Comune e metterà fine ad ogni contenzioso in atto nei confronti di Eni, Syndial e compagnia bella. Tutto questo mentre Agip, altra società controllata dall’Eni, ha chiesto ulteriori permessi per altri pozzi in area marina protetta allo scopo di estrarre il prezioso metano del nostro sottosuolo. Il danno e la beffa. Invitiamo tutti i cittadini a mobilitarsi contro questo vero e proprio sopruso del Governo ( non dobbiamo dimenticare che il maggior azionista di Eni è il Ministero del Tesoro) nei confronti di Crotone e della sua gente. Intanto continuando a firmare la petizione presso il Comune e la Provincia e poi partecipando ad una grande manifestazione di dignità che è tempo di organizzare in Città.
Francesco Zurlo

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