PERCHE’ UN NUOVO SOGGETTO POLITICO DI SINISTRA?
Perché le sfide che abbiamo di fronte sono nuove, inedite, terribili e contemporaneamente piene di opportunità. Vi è un grande bisogno di unità e di coerenza. Unità perché il fronte alternativo al centrodestra deve essere più ampio possibile, coerenza perché, come insegna il fallimento del Pd di Veltroni e non solo, è inutile cercare di unire soggetti senza un minimo comun denominatore culturale e valoriale. Si apre oggi una discussione ancora più ampia per un partito di sinistra moderno, laico, riformista, ecologista che sia omogeneo nella visione del mondo, che sia sintesi delle grandi tradizioni culturali e politiche che hanno fatto progredire la civiltà dell’uomo, dall’affermazione dei diritti civili e di libertà della tradizione liberale, laica e radicale, alle grandi conquiste della giustizia sociale, al diritto all’istruzione, alla salute, al lavoro, alla democrazia ed all’uguaglianza sostanziale per cui tanto dobbiamo alla tradizione socialista, per giungere alla nuova consapevolezza che l’uomo è parte della natura, ne è la sua autocoscienza, che modificando maldestramente il suo ambiente può mettere a rischio la vita e la sua stessa esistenza e con essa il senso di ogni cosa che fa, l’ecologismo politico che si afferma come il paradigma del XXI secolo. Tappe importanti che sono simultaneamente presenti oggi, perché i diritti individuali non sono ferri vecchi, i diritti sociali non sono ferri vecchi, ma i capisaldi della dignità dell’uomo e sono costantemente minacciati e quotidianamente hanno bisogno di essere riaffermati; e quale diritto individuale o sociale può essere affermato in assenza del diritto ad un ambiente adatto alla vita ?
Un soggetto che magari possa fare delle alleanze programmatiche con il centro, con i cattolici democratici, ma che non annacqui la sua identità fino a renderla impalpabile e contraddittoria come nel PD attuale. Anzi questo soggetto potrebbe essere centro di attrazione per chi oggi nel PD, vuol fare una scelta chiara di sinistra.
Un soggetto politico affidabile e riformista, fatto da donne ed uomini capaci e di valore, di inattaccabile moralità. Un partito che pur non essendo estremista sia chiaro e determinato nel suo programma di riforme. Una sinistra che non è comunista, che non pensa che la proprietà sia un furto, ma ne vuole limitare gli abusi e le distorsioni, che è a favore della libera impresa che però deve essere consapevole delle sue responsabilità sociali ed ambientali, una sinistra laica ma dialogante e non ammazzapreti, una sinistra che sia capace di aprire spazi di democrazia, di diffondere il potere e la partecipazione consapevole, che apra circoli e sezioni, che faccia discutere e decidere la gente, che faccia emergere così nuovi leader, dare nuova dignità. Una sinistra che sappia coniugare lavoro e ambiente, libertà ed eguaglianza, una sinistra che non si fa ingabbiare dalla religione ma piena di spiritualità, di umanità, di amore.
Un nuovo soggetto politico in grado di scompaginare anche le attuali appartenenze europee, per formare un unico gruppo ecologista e di sinistra riformista ( Verdi+Socialisti+radicali+ democratici+sinistra non comunista), una famiglia che potrebbe accogliere le forze progressiste internazionali, come ad esempio il partito democratico di Obama , una grande alleanza per aprire una nuova era nel mondo intero, una svolta epocale, ciò di cui il mondo ha bisogno.
ED A CROTONE CHE SVILUPPI POLITICI VI POSSONO ESSERE RIGUARDO A QUESTA ALLEANZA DI SINISTRA ?
Da anni i partiti di sinistra cittadini si incontrano ed ora ritrovo in questo tentativo chi ci ha sempre creduto e nuovi soggetti . Vedo con piacere che monta l’interesse per questa esperienza che parte da Verdi, Sinistra Democratica e Vendoliani, ma che si è già estesa ai socialisti ed a varie associazioni. La situazione politica locale è asfittica, la gente è scettica e demotivata, ma ci deve essere una alternativa credibile, altrimenti molti non andranno neanche a votare.
La Città di Crotone è un banco di prova serio e importante per valutare le concrete possibilità di questa aggregazione. La città attraversa da tempo una evidente crisi di sistema e di prospettiva, la criminalità, organizzata e non, è ben presente sul territorio, di 70 anni di industrialismo sembra che le generazioni attuali abbiano ereditato solo disastri. L’ecosistema a Crotone è in una drammatica difficoltà che coinvolge tutta la provincia, la questione ambiente è esplosa in tutta la sua drammaticità, con scuole e interi quartieri sequestrati dall’inchiesta Black Mountains perché costruiti su rifiuti tossici e nocivi, bonifica che rischia di fallire e l’ENI e il governo che ci umiliano sempre di più, sospetti di radioattività elevata, lo sviluppo economico è una chimera, il degrado sociale è evidente, la diseducazione civica dilaga, persino gli atti vandalici nelle scuole sono diventati endemici simboli della decadenza del contesto etico in cui viviamo.
Se c’è un punto da cui necessariamente partire è quello di ridare credibilità alla politica, inutile illudersi, anni e anni di gestione clientelare e criminale della cosa pubblica, come dimostrano le compravendite di voti ed i legami con la criminalità organizzata anche in esponenti dei partiti di centrosinistra, hanno minato alla base il rapporto tra politica e società crotonese, cambiare questa opinione dominante e riacquistare la fiducia della gente resta la nostra sfida più importante. Questo necessita impegno e disciplina oltre che entusiasmo, noi crotonesi di solito preferiamo essere scettici, ma in molti intimamente speriamo che le cose possano cambiare, ed allora bisogna ridare voce alla gente, non indietreggiare di un millimetro sul concetto di democrazia partecipata, sul rigore assoluto di chi fa politica, perché chi fa politica decide delle cose di tutti ed a tutti deve rendere conto.
Un progetto che ha bisogno di entusiasmo, di gente che ci crede, e che sia aperto ma rigoroso: una bella sfida.
Francesco Zurlo
Verdi Crotone
20/02/09
venerdì 27 febbraio 2009
PETIZIONE AL PARLAMENTO EUROPEO CONTRO IL DECRETO SALVA ENI
RICEVUTO PRIMO RISCONTRO DAL SEGRETARIO GENERALE.
Nella qualità di primo firmatario e quindi di interlocutore con il Parlamento Europeo ritengo mio dovere comunicare ai cittadini che in merito alla petizione contro il decreto “salva Eni” si è ricevuto un primo riscontro dal Segretario Generale del Parlamento Europeo . La nostra petizione è stata iscritta nel ruolo generale col n. 0052-09 ed al più presto ne sarà decisa la ricevibilità. Una volta ottenuta la ricevibilità, la petizione potrà essere esaminata dalla commissione in riunione a porte aperte o pubblica in cui potranno essere sentiti i firmatari.
In queste ore, in questi giorni il decreto, proveniente dal Senato, è in discussione alla Camera dei Deputati per la sua conversione in legge. Il Senato, pur non mutando la sostanza del decreto, ha approvato alcuni emendamenti al testo originario, uno di questi al comma 2° dell’art.2 ha una certa rilevanza , infatti sono state soppresse quelle odiose parole “senza obbligo di risposta” riferite alle osservazioni ( ora chiamate note) che enti e soggetti interessati possono far pervenite al Ministero in merito allo schema di transazione globale. Vedremo cosa accadrà alla Camera, ma nulla fa ben sperare e già domani il decreto potrebbe essere convertito in legge così com’è, dando in mano all’Eni un’arma micidiale contro le sacrosante rivendicazioni dei crotonesi. Infatti la transazione globale impedirà ogni possibile richiesta di risarcimento di Regione, Provincia e Comune e metterà fine ad ogni contenzioso in atto nei confronti di Eni, Syndial e compagnia bella. Tutto questo mentre Agip, altra società controllata dall’Eni, ha chiesto ulteriori permessi per altri pozzi in area marina protetta allo scopo di estrarre il prezioso metano del nostro sottosuolo. Il danno e la beffa. Invitiamo tutti i cittadini a mobilitarsi contro questo vero e proprio sopruso del Governo ( non dobbiamo dimenticare che il maggior azionista di Eni è il Ministero del Tesoro) nei confronti di Crotone e della sua gente. Intanto continuando a firmare la petizione presso il Comune e la Provincia e poi partecipando ad una grande manifestazione di dignità che è tempo di organizzare in Città.
Francesco Zurlo
Nella qualità di primo firmatario e quindi di interlocutore con il Parlamento Europeo ritengo mio dovere comunicare ai cittadini che in merito alla petizione contro il decreto “salva Eni” si è ricevuto un primo riscontro dal Segretario Generale del Parlamento Europeo . La nostra petizione è stata iscritta nel ruolo generale col n. 0052-09 ed al più presto ne sarà decisa la ricevibilità. Una volta ottenuta la ricevibilità, la petizione potrà essere esaminata dalla commissione in riunione a porte aperte o pubblica in cui potranno essere sentiti i firmatari.
In queste ore, in questi giorni il decreto, proveniente dal Senato, è in discussione alla Camera dei Deputati per la sua conversione in legge. Il Senato, pur non mutando la sostanza del decreto, ha approvato alcuni emendamenti al testo originario, uno di questi al comma 2° dell’art.2 ha una certa rilevanza , infatti sono state soppresse quelle odiose parole “senza obbligo di risposta” riferite alle osservazioni ( ora chiamate note) che enti e soggetti interessati possono far pervenite al Ministero in merito allo schema di transazione globale. Vedremo cosa accadrà alla Camera, ma nulla fa ben sperare e già domani il decreto potrebbe essere convertito in legge così com’è, dando in mano all’Eni un’arma micidiale contro le sacrosante rivendicazioni dei crotonesi. Infatti la transazione globale impedirà ogni possibile richiesta di risarcimento di Regione, Provincia e Comune e metterà fine ad ogni contenzioso in atto nei confronti di Eni, Syndial e compagnia bella. Tutto questo mentre Agip, altra società controllata dall’Eni, ha chiesto ulteriori permessi per altri pozzi in area marina protetta allo scopo di estrarre il prezioso metano del nostro sottosuolo. Il danno e la beffa. Invitiamo tutti i cittadini a mobilitarsi contro questo vero e proprio sopruso del Governo ( non dobbiamo dimenticare che il maggior azionista di Eni è il Ministero del Tesoro) nei confronti di Crotone e della sua gente. Intanto continuando a firmare la petizione presso il Comune e la Provincia e poi partecipando ad una grande manifestazione di dignità che è tempo di organizzare in Città.
Francesco Zurlo
domenica 22 febbraio 2009
Non è vero che i Verdi hanno già deciso di andare da soli alle elezioni provinciali.
( Replica al comunicato di Enzo Pascuzzi – Presidente Provinciale Verdi)
I Verdi di Crotone smentiscono il comunicato di Enzo Pascuzzi in cui si dichiara che i Verdi hanno deciso di andare da soli alle prossime elezioni provinciali. Forse il persistente isolamento dall’attività politica locale ha fatto prendere questo vero e proprio abbaglio al Presidente Provinciale, che comunque risulta incomprensibile anche alla luce della linea politica approvata dall’ultimo Consiglio Federale Nazionale che rilancia i Verdi come protagonisti e promotori di una larga alleanza per un nuovo centrosinistra alternativo al PD.
In primo luogo si vuole ricordare al sig. Pascuzzi che non basta la medaglietta di presidente pro tempore per autorizzarlo a decidere cosa faranno i Verdi alle prossime elezioni, ma questo scaturirà da una decisione democratica presa da un’assemblea aperta a tutti gli iscritti della provincia, che eleggerà anche i nuovi organi provinciali, in cui le varie posizioni politiche possano confrontarsi, le mozioni poste ai voti, con la regolarità procedurale certificata da una figura di garanzia nazionale.
A Crotone da anni è in corso un proficuo dialogo tra i Verdi e le forze politiche della sinistra, dialogo sempre ostacolato da chi nei partiti voleva comunque dimostrare il proprio potere di veto e di ostruzione. Anche in quest’ultimo periodo Verdi, Sinistra Democratica e Vendoliani hanno avuto diversi incontri in cui si è parlato di come costruire l’alleanza ecologista e di sinistra, un dibattito a cui sono interessati anche i socialisti, i radicali, gli azionisti, associazioni, movimenti e tutta la sinistra c.d. riformista. Si è progettato di avviare dei seminari-dibattiti centrati sui valori e sulle idee di questa alleanza ecologista e di sinistra riformista a cui invitare chiunque voglia partecipare seriamente a costruire le basi dell’identità del nuovo soggetto politico. Esortiamo il sig. Pascuzzi a prendere atto di tale processo politico in corso ed a confrontarsi con esso, lealmente e dignitosamente. Ad oggi la sua uscita appare intempestiva ed avulsa dal dibattito politico in corso, non basata su alcuna discussione democratica ed al di fuori dalle sue competenze, quindi offensiva ed umiliante per i Verdi di Crotone, che la rifiutano nel metodo prima ancora che nel merito.
Alle altre forze politiche con cui abbiamo avviato il dialogo diciamo di continuare con ancora più determinazione sulla giusta strada intrapresa insieme.
Crotone 13/02/2009
Firmato
Francesco Zurlo- Verdi Crotone
I Verdi di Crotone smentiscono il comunicato di Enzo Pascuzzi in cui si dichiara che i Verdi hanno deciso di andare da soli alle prossime elezioni provinciali. Forse il persistente isolamento dall’attività politica locale ha fatto prendere questo vero e proprio abbaglio al Presidente Provinciale, che comunque risulta incomprensibile anche alla luce della linea politica approvata dall’ultimo Consiglio Federale Nazionale che rilancia i Verdi come protagonisti e promotori di una larga alleanza per un nuovo centrosinistra alternativo al PD.
In primo luogo si vuole ricordare al sig. Pascuzzi che non basta la medaglietta di presidente pro tempore per autorizzarlo a decidere cosa faranno i Verdi alle prossime elezioni, ma questo scaturirà da una decisione democratica presa da un’assemblea aperta a tutti gli iscritti della provincia, che eleggerà anche i nuovi organi provinciali, in cui le varie posizioni politiche possano confrontarsi, le mozioni poste ai voti, con la regolarità procedurale certificata da una figura di garanzia nazionale.
A Crotone da anni è in corso un proficuo dialogo tra i Verdi e le forze politiche della sinistra, dialogo sempre ostacolato da chi nei partiti voleva comunque dimostrare il proprio potere di veto e di ostruzione. Anche in quest’ultimo periodo Verdi, Sinistra Democratica e Vendoliani hanno avuto diversi incontri in cui si è parlato di come costruire l’alleanza ecologista e di sinistra, un dibattito a cui sono interessati anche i socialisti, i radicali, gli azionisti, associazioni, movimenti e tutta la sinistra c.d. riformista. Si è progettato di avviare dei seminari-dibattiti centrati sui valori e sulle idee di questa alleanza ecologista e di sinistra riformista a cui invitare chiunque voglia partecipare seriamente a costruire le basi dell’identità del nuovo soggetto politico. Esortiamo il sig. Pascuzzi a prendere atto di tale processo politico in corso ed a confrontarsi con esso, lealmente e dignitosamente. Ad oggi la sua uscita appare intempestiva ed avulsa dal dibattito politico in corso, non basata su alcuna discussione democratica ed al di fuori dalle sue competenze, quindi offensiva ed umiliante per i Verdi di Crotone, che la rifiutano nel metodo prima ancora che nel merito.
Alle altre forze politiche con cui abbiamo avviato il dialogo diciamo di continuare con ancora più determinazione sulla giusta strada intrapresa insieme.
Crotone 13/02/2009
Firmato
Francesco Zurlo- Verdi Crotone
sabato 7 febbraio 2009
COSTRUIRE IL PARTITO DELLA SINISTRA ITALIANA
E’ inutile piangere sulla nuova legge elettorale, la politica è fatta da rapporti di forza ed oggi PD e PDL convergono su molte cose, in primo luogo sulla stessa ideologia della crescita e sul voler fare piazza pulita della sinistra italiana. Bando alle voglie di vendetta nei riguardi del PD, ma è il momento di avviare un confronto serrato e leale su alcuni punti fondamentali:
1) La costruzione di una sinistra moderna ed ecologista è un progetto alternativo a quello del PD, che non si capisce che cos’è, a quali valori omogenei è ispirato e nel territorio si degrada spesso ad una guerra fra bande per spartirsi il potere;
2) Accelerare il confronto tra Verdi, Sinistra Democratica, Vendoliani, Socialisti e tutti quei soggetti che pur considerandosi di sinistra non sono nostalgici comunisti, per costruire un grande partito di sinistra in grado di attrarre chi nel PD è stanco delle sue contraddizioni e delle estenuanti e inconcludenti mediazioni tra ex diessini ed ex democristiani;
3) Rifiutare ogni accordo con il PD alle amministrative ed uscire da tutte le giunte di centrosinistra sorrette da accordi PD e sinistra. Purtroppo se non si prende questa grave decisione si rende sterile l’intero progetto politico di una Sinistra alternativa al PD;
4) Partire dai territori e da migliaia di conferenze organizzative e programmatiche, consentire al progetto politico di mettere radici solide senza le scorciatoie verticistiche che hanno fatto fallire la sinistra arcobaleno;
5) Ampliare gli spazi di inclusione e democrazia ed adottare il metodo delle primarie per ogni decisione sia programmatica che di organigramma ed incarichi istituzionali;
6) Non avere fretta! I processi reali richiedono tempi giusti, l’importante è fare passi in avanti nella giusta direzione;
7) E’ giunto il momento di dissolvere per coagulare.
Crotone 28/01/2009
Francesco Zurlo
Verdi Crotone
1) La costruzione di una sinistra moderna ed ecologista è un progetto alternativo a quello del PD, che non si capisce che cos’è, a quali valori omogenei è ispirato e nel territorio si degrada spesso ad una guerra fra bande per spartirsi il potere;
2) Accelerare il confronto tra Verdi, Sinistra Democratica, Vendoliani, Socialisti e tutti quei soggetti che pur considerandosi di sinistra non sono nostalgici comunisti, per costruire un grande partito di sinistra in grado di attrarre chi nel PD è stanco delle sue contraddizioni e delle estenuanti e inconcludenti mediazioni tra ex diessini ed ex democristiani;
3) Rifiutare ogni accordo con il PD alle amministrative ed uscire da tutte le giunte di centrosinistra sorrette da accordi PD e sinistra. Purtroppo se non si prende questa grave decisione si rende sterile l’intero progetto politico di una Sinistra alternativa al PD;
4) Partire dai territori e da migliaia di conferenze organizzative e programmatiche, consentire al progetto politico di mettere radici solide senza le scorciatoie verticistiche che hanno fatto fallire la sinistra arcobaleno;
5) Ampliare gli spazi di inclusione e democrazia ed adottare il metodo delle primarie per ogni decisione sia programmatica che di organigramma ed incarichi istituzionali;
6) Non avere fretta! I processi reali richiedono tempi giusti, l’importante è fare passi in avanti nella giusta direzione;
7) E’ giunto il momento di dissolvere per coagulare.
Crotone 28/01/2009
Francesco Zurlo
Verdi Crotone
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