Vertenza ambientale Crotone: appello dei verdi
I Verdi di Crotone credono che ormai i tempi siano maturi affinché si apra la vertenza ambientale per la provincia di Crotone.
E’ chiara a tutti la gravità della situazione, la questione discarica di Terrate-Terratelle e soprattutto il sequestro di scuole, piazzali, porti costruiti su montagne di rifiuti tossici e nocivi, hanno portato alla ribalta delle cronache nazionali ed internazionali i guai ambientali del nostro territorio.
E’ ora che si mettano da parte le divisioni di piccolo cabotaggio e che tutti uniti si chieda di risolvere concretamente i guasti che decenni di indifferenza verso i problemi ambientali hanno causato.
Per questo facciamo appello alle istituzioni locali, Comune e Provincia, ai nostri parlamentari e consiglieri regionali, ai sindacati, alle associazioni, anche imprenditoriali e professionali, ai singoli cittadini di creare un fronte unico e compatto che sappia far valere il nostro diritto alla salute ed il nostro diritto ad uno sviluppo sostenibile.
Da sempre Crotone soffre di scarso peso politico, a testimonianza di ciò i rifiuti della provincia di Cosenza, in gran quantità, si sono riversati per anni nelle nostre discariche e l’Eni ha potuto inquinare a più non posso senza pagare nessun danno.
Mentre noi ci “incartiamo” in beghe locali, che nascondono interessi poco chiari e che sono espressione di cordate clientelari, stiamo per affogare trai rifiuti, l’acqua scarseggia in modo inquietante, i nostri bambini ed i nostri ragazzi frequentano scuole che minacciano la loro salute perché costruite con rifiuti chimici.
Oggi è solo la conferma mediatica di una situazione da tempo nota e da tempo denunciata dalla società civile più attenta, adesso le istituzioni devono muoversi.
A tal fine i Verdi di Crotone hanno avviato una serie di incontri con istituzioni, locali e nazionali, movimenti e associazioni.
Per quanto ci riguarda siamo pronti a dialogare con chiunque, a collaborare con chiunque abbia a cuore un futuro vivibile per la nostra comunità, per i nostri figli.
Crotone 26/09/2008
VERDI CROTONE
Francesco Zurlo
Sandro Tricoli
venerdì 26 settembre 2008
venerdì 19 settembre 2008
60° ANNIVERSARIO DEI DIRITTI UMANI
Costruisci nella tua città un Comitato Verde per i diritti umaniMancano poco meno di 3 mesi al 10 dicembre 2008, giorno in cui la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani compirà 60 anni. Quel giorno vorremmo realizzare insieme una grande giornata d'azione per i diritti umani, con centinaia di iniziative verdi in tutto il paese. In vista di questo appuntamento, vi invitiamo a costituire nella vostra città un "Comitato Verde per il 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani" coinvolgendo in particolar modo i giovani, le scuole, le associazioni, le organizzazioni sindacali, le parrocchie, il Comune, la Provincia e tutte le istituzioni interessate del vostro territorio; dunque, lancia un appello a nome dei Verdi per la Pace a mettere i diritti umani al centro dell’attenzione della società e dell’informazione. Non c’è solo la Cina. C’è un mondo di diritti violati. Ci sono la Georgia, la Russia, la Bosnia, l’Afghanistan, i migranti… e c’è anche CASA NOSTRA dove c’è molto da fare per difendere e assicurare il rispetto dei diritti umani.Il Comitato Verde per i Diritti Umani che andrete a costruire, potrà definire un piano di lavoro cittadino teso a suscitare il più ampio coinvolgimento dei cittadini e potrà:
Ø promuovere l'educazione ai diritti umani e alla pace nelle scuole;
Ø organizzare insieme più manifestazioni cittadine il 10 dicembre 2008;
Ø invitare tutti i cittadini ad appendere alla finestra della propria casa la bandiera dei diritti umani;
Ø sollecitare i media locali ad occuparsi dei diritti umani;
Ø scrivere e proporre l'agenda politica locale dei diritti umani definendo quali azioni politiche siano necessarie per meglio tutelare i diritti umani nella propria città.
Impegniamoci a coniugare attività di sensibilizzazione, di educazione, di studio e di proposta politica e suscitare l’attenzione politica dei cittadini, delle organizzazioni della società civile, delle istituzioni locali e nazionali su alcuni grandi temi del nostro tempo: l’Onu e la democrazia internazionale, l’economia e i processi di globalizzazione, la società civile, le comunità locali e il loro ruolo nel mondo. Abbiamo la necessità di promuovere un più giusto approccio ai diritti umani non più limitato ai soli diritti civili e politici ma esteso ai diritti sociali ed economici. Si deve richiamare costantemente l’attenzione sulla dimensione internazionale dei problemi che ci circondano contrastando la tendenza ad una chiusura sui problemi locali e nazionali.
· Investiamo sui giovani (formazione e sensibilizzazione) per lo sviluppo della cultura della pace (sconfessione della guerra, educazione alla nonviolenza, alla giustizia sociale, alla democrazia, all’impegno personale, alla disponibilità per la solidarietà e alla condivisione, capacità di ascolto e di dialogo),
· promuoviamo l’alleanza tra quanti nel mondo sono impegnati contro la guerra, la povertà e il disordine internazionale, per la pace, un’economia di giustizia, i diritti umani e la democrazia e
· costruiamo una rete dei Verdi europea che unisca le organizzazioni per la pace, la giustizia, i diritti umani e la democrazia internazionale.
Vi invitiamo inoltre a comunicarci sul sito la costituzione di un Comitato, le vostre decisioni e le iniziative che organizzerete.
Daniela Caprino
Consigliera Federale Nazionale Verdi
(caprinodaniela@hotmail.com)
Ø promuovere l'educazione ai diritti umani e alla pace nelle scuole;
Ø organizzare insieme più manifestazioni cittadine il 10 dicembre 2008;
Ø invitare tutti i cittadini ad appendere alla finestra della propria casa la bandiera dei diritti umani;
Ø sollecitare i media locali ad occuparsi dei diritti umani;
Ø scrivere e proporre l'agenda politica locale dei diritti umani definendo quali azioni politiche siano necessarie per meglio tutelare i diritti umani nella propria città.
Impegniamoci a coniugare attività di sensibilizzazione, di educazione, di studio e di proposta politica e suscitare l’attenzione politica dei cittadini, delle organizzazioni della società civile, delle istituzioni locali e nazionali su alcuni grandi temi del nostro tempo: l’Onu e la democrazia internazionale, l’economia e i processi di globalizzazione, la società civile, le comunità locali e il loro ruolo nel mondo. Abbiamo la necessità di promuovere un più giusto approccio ai diritti umani non più limitato ai soli diritti civili e politici ma esteso ai diritti sociali ed economici. Si deve richiamare costantemente l’attenzione sulla dimensione internazionale dei problemi che ci circondano contrastando la tendenza ad una chiusura sui problemi locali e nazionali.
· Investiamo sui giovani (formazione e sensibilizzazione) per lo sviluppo della cultura della pace (sconfessione della guerra, educazione alla nonviolenza, alla giustizia sociale, alla democrazia, all’impegno personale, alla disponibilità per la solidarietà e alla condivisione, capacità di ascolto e di dialogo),
· promuoviamo l’alleanza tra quanti nel mondo sono impegnati contro la guerra, la povertà e il disordine internazionale, per la pace, un’economia di giustizia, i diritti umani e la democrazia e
· costruiamo una rete dei Verdi europea che unisca le organizzazioni per la pace, la giustizia, i diritti umani e la democrazia internazionale.
Vi invitiamo inoltre a comunicarci sul sito la costituzione di un Comitato, le vostre decisioni e le iniziative che organizzerete.
Daniela Caprino
Consigliera Federale Nazionale Verdi
(caprinodaniela@hotmail.com)
RIDUCIAMO GLI IMBALLAGGI!
Campagna di sensibilizzazione dei Verdi: RIDUCIAMO GLI IMBALLAGGI
I Verdi di Cosenza unitamente ai Verdi di Bologna, iniziano per la campagna di sensibilizzazione per la RIDUZIONE DEGLI IMBALLAGGI. Vorrei riportare qualche statistica sui rifiuti, più dell'80% della carta gettata via è cartone da imballaggio. Quasi il 70% della plastica gettata via è imballaggio di qualche tipo - in massima parte pellicola di plastica, pacchetti dalle confezioni di cibo e bottiglie di plastica. Gli sforzi per risolvere questo problema sono concentrati in due aree: ridurre il volume degli imballaggi e renderli riciclabili o biodegradabili. Per ridurre il volume si tenta di produrre materiali da imballaggio più resistenti, cosicché sacchetti e confezioni possano essere più sottili, con un minore spreco. Migliore è la qualità dei sacchetti per la spesa e più facilmente essi sono riutilizzati - e questo aiuta a ridurre i rifiuti. Qualche tempo fa, qualche negozio cominciò ad usare sacchetti biodegradabili, che potevano essere sotterrati e si degradavano come la carta. Questo può ridurre il volume di rifiuti che va alla discarica, ma questi sacchetti non sono riciclabili. Si stà ancora cercando la soluzione di questo problema e dunque un prodotto riciclabile che sia anche biodegradabile, intanto noi cerchiamo di evitare i prodotti con imballaggio superfluo. Molti alimenti che acquistiamo al Supermercato sono confezionati con materiali non necessari che, una volta utilizzato il prodotto, diventano inutili e devono essere eliminati, incrementando così la quantità di rifiuti da smaltire: scatole di vario tipo, vassoietti di polistirolo, cartoni per liquidi, vaschette di plastica trasparente, bottiglie, flaconi e sportine di plastica, ecc... Tutti oggetti che hanno un costo ambientale ed economico. Per l’ambiente conviene cercare di diminuirli: sostituendo le sportine di plastica “usa e getta” con quelle di stoffa (riutilizzabili), chiedendo i prodotti a banco avvolti solamente nella carta apposita (senza la vaschetta di plastica), evitando i prodotti con imballaggio superfluo. Si potrebbe risparmiare se alcuni prodotti, come detersivi, vino, olio, latte, fossero venduti “sfusi”. Potremmo rifornirci ogni volta con il nostro contenitore, riempiendolo al dispenser automatico, pagando così solo la merce che ci interessa e non più l'imballaggio e spenderemo un po’ meno riducendo la quantità di rifiuti domestici. Ricordate il camioncino del latte porta a porta? Lontano erede del triciclo a pedali con cui il garzone passava a versare la bevanda appena munta nel pentolino delle massaie. Il ritorno al futuro del vecchio sistema di distribuzione è solo una delle tante novità che, come il supermercato intelligente e l’acquisto diretto dal produttore stanno trasformando le abitudini al consumo dei cittadini più sensibili all'ambiente. La rivoluzione della spesa parte da un'assoluta proprietà: ridurre gli imballaggi. Le scatole cinesi di pacchi, sacchetti e sacchettini in cui vengono avvolti i prodotti che acquistiamo ogni giorno costituiscono il 60% del volume dei rifiuti urbani e il 40% del loro peso. Come se non bastasse, incidono per il 30% sui prezzi e contribuiscono al surriscaldamento del pianeta perché all'aumento del volume delle merci corrisponde l'aumento dei trasporti necessari alla distribuzione. Nel 2007 sono state 12 milioni e 452 mila le tonnellate di imballaggi immessi al consumo, di cui 8,5 (pari al 67,7%) sono state reinvestite nel riciclo e nella termovalorizzazione. Mentre il sistema di recupero è oramai avviato e in progresso costante, cresce invece il problema della riduzione alla fonte nell'impiego dei materiali. La parte del leone spetta a chi realizza, vende e compra imballaggi, ma il coltello dalla parte del manico lo abbiamo noi consumatori, che con il nostro comportamento determiniamo le scelte di fornitori e distributori. Prestando attenzione alle caratteristiche di confezionamento che mettiamo nel carrello possiamo tutti contribuire a diminuire l'impiego di plastiche e alluminio. Riduci gli imballaggi, il mondo è anche tuo.
Daniela Caprino
Consigliera Federale Nazionale
I Verdi di Cosenza unitamente ai Verdi di Bologna, iniziano per la campagna di sensibilizzazione per la RIDUZIONE DEGLI IMBALLAGGI. Vorrei riportare qualche statistica sui rifiuti, più dell'80% della carta gettata via è cartone da imballaggio. Quasi il 70% della plastica gettata via è imballaggio di qualche tipo - in massima parte pellicola di plastica, pacchetti dalle confezioni di cibo e bottiglie di plastica. Gli sforzi per risolvere questo problema sono concentrati in due aree: ridurre il volume degli imballaggi e renderli riciclabili o biodegradabili. Per ridurre il volume si tenta di produrre materiali da imballaggio più resistenti, cosicché sacchetti e confezioni possano essere più sottili, con un minore spreco. Migliore è la qualità dei sacchetti per la spesa e più facilmente essi sono riutilizzati - e questo aiuta a ridurre i rifiuti. Qualche tempo fa, qualche negozio cominciò ad usare sacchetti biodegradabili, che potevano essere sotterrati e si degradavano come la carta. Questo può ridurre il volume di rifiuti che va alla discarica, ma questi sacchetti non sono riciclabili. Si stà ancora cercando la soluzione di questo problema e dunque un prodotto riciclabile che sia anche biodegradabile, intanto noi cerchiamo di evitare i prodotti con imballaggio superfluo. Molti alimenti che acquistiamo al Supermercato sono confezionati con materiali non necessari che, una volta utilizzato il prodotto, diventano inutili e devono essere eliminati, incrementando così la quantità di rifiuti da smaltire: scatole di vario tipo, vassoietti di polistirolo, cartoni per liquidi, vaschette di plastica trasparente, bottiglie, flaconi e sportine di plastica, ecc... Tutti oggetti che hanno un costo ambientale ed economico. Per l’ambiente conviene cercare di diminuirli: sostituendo le sportine di plastica “usa e getta” con quelle di stoffa (riutilizzabili), chiedendo i prodotti a banco avvolti solamente nella carta apposita (senza la vaschetta di plastica), evitando i prodotti con imballaggio superfluo. Si potrebbe risparmiare se alcuni prodotti, come detersivi, vino, olio, latte, fossero venduti “sfusi”. Potremmo rifornirci ogni volta con il nostro contenitore, riempiendolo al dispenser automatico, pagando così solo la merce che ci interessa e non più l'imballaggio e spenderemo un po’ meno riducendo la quantità di rifiuti domestici. Ricordate il camioncino del latte porta a porta? Lontano erede del triciclo a pedali con cui il garzone passava a versare la bevanda appena munta nel pentolino delle massaie. Il ritorno al futuro del vecchio sistema di distribuzione è solo una delle tante novità che, come il supermercato intelligente e l’acquisto diretto dal produttore stanno trasformando le abitudini al consumo dei cittadini più sensibili all'ambiente. La rivoluzione della spesa parte da un'assoluta proprietà: ridurre gli imballaggi. Le scatole cinesi di pacchi, sacchetti e sacchettini in cui vengono avvolti i prodotti che acquistiamo ogni giorno costituiscono il 60% del volume dei rifiuti urbani e il 40% del loro peso. Come se non bastasse, incidono per il 30% sui prezzi e contribuiscono al surriscaldamento del pianeta perché all'aumento del volume delle merci corrisponde l'aumento dei trasporti necessari alla distribuzione. Nel 2007 sono state 12 milioni e 452 mila le tonnellate di imballaggi immessi al consumo, di cui 8,5 (pari al 67,7%) sono state reinvestite nel riciclo e nella termovalorizzazione. Mentre il sistema di recupero è oramai avviato e in progresso costante, cresce invece il problema della riduzione alla fonte nell'impiego dei materiali. La parte del leone spetta a chi realizza, vende e compra imballaggi, ma il coltello dalla parte del manico lo abbiamo noi consumatori, che con il nostro comportamento determiniamo le scelte di fornitori e distributori. Prestando attenzione alle caratteristiche di confezionamento che mettiamo nel carrello possiamo tutti contribuire a diminuire l'impiego di plastiche e alluminio. Riduci gli imballaggi, il mondo è anche tuo.
Daniela Caprino
Consigliera Federale Nazionale
domenica 14 settembre 2008
L'appello di Benedetto XVI all'impegno politico dei laici cristiani
Il degrado della civiltà politica italiana e meridionale in particolare non accenna a diminuire. La nostra giovane democrazia ogni giorno riceve colpi durissimi, al centro come in periferia. Ma la tristezza più grande la provoca l’indifferenza delle donne e degli uomini buoni, bravi e competenti, il loro disinteresse rischia di essere la tomba della nostra democrazia. Coraggio, ci vuole coraggio, chi può, deve dare il proprio contributo. A questo proposito risulta di fondamentale importanza l’appello del Papa Benedetto XVI, contenuto nella sua Omelia durante la visita pastorale a Cagliari il 7 Settembre scorso. Ogni cattolico dovrebbe sentire questa chiamata. Il Papa si appella a Maria ( e noi crotonesi sappiamo quanto siamo devoti a Maria…) perché aiuti la comunità cristiana ad impegnarsi in politica, politica che “ necessita di una nuova generazione di laici cristiani impegnati, capaci di cercare con competenza e rigore morale soluzioni di sviluppo sostenibile”.
Competenza, rigore morale, sviluppo sostenibile, la parole chiave adoperate da Benedetto XVI e su tutto, l’urgenza espressa dalla parole “politica… che necessita di una nuova generazione di laici cristiani impegnati”. Un appello che è rivolto ad ogni uomo ed ogni donna, che ha fede nei valori cristiani. Valori cristiani che vanno al di là della stessa religione cristiana, che vanno al di là della stessa religione, che dovrebbero far risuonare all’unisono ogni essere spirituale. C’è bisogno di spiritualità in politica, di uomini e donne che sappiano andare oltre il semplice utilitarismo ed il proprio tornaconto. Bisogna recuperare alla politica il suo significato più profondo, bisogna recuperare all’impegno politico gente che lotti per l’interesse generale con spirito di servizio, gente competente e di rigore morale che sappia trovare soluzioni di sviluppo sostenibile. E lo sviluppo sostenibile è la ragione sociale dei Verdi, una piccola, profetica, forza politica che a cavallo della fine di un millennio e dell’inizio di un altro, ha indicato la strada per la salvezza dell’umanità.
Che l’appello del Papa risvegli le coscienze e gli dia coraggio, in quest’epoca difficile, in questa terra difficile, c’è bisogno dell’impegno politico dei migliori, dei più grandi di cuore e di cervello: il più grande sia colui che serve ( Vangelo di Luca , cap. 22, ver. 24-30).
Francesco Zurlo
Competenza, rigore morale, sviluppo sostenibile, la parole chiave adoperate da Benedetto XVI e su tutto, l’urgenza espressa dalla parole “politica… che necessita di una nuova generazione di laici cristiani impegnati”. Un appello che è rivolto ad ogni uomo ed ogni donna, che ha fede nei valori cristiani. Valori cristiani che vanno al di là della stessa religione cristiana, che vanno al di là della stessa religione, che dovrebbero far risuonare all’unisono ogni essere spirituale. C’è bisogno di spiritualità in politica, di uomini e donne che sappiano andare oltre il semplice utilitarismo ed il proprio tornaconto. Bisogna recuperare alla politica il suo significato più profondo, bisogna recuperare all’impegno politico gente che lotti per l’interesse generale con spirito di servizio, gente competente e di rigore morale che sappia trovare soluzioni di sviluppo sostenibile. E lo sviluppo sostenibile è la ragione sociale dei Verdi, una piccola, profetica, forza politica che a cavallo della fine di un millennio e dell’inizio di un altro, ha indicato la strada per la salvezza dell’umanità.
Che l’appello del Papa risvegli le coscienze e gli dia coraggio, in quest’epoca difficile, in questa terra difficile, c’è bisogno dell’impegno politico dei migliori, dei più grandi di cuore e di cervello: il più grande sia colui che serve ( Vangelo di Luca , cap. 22, ver. 24-30).
Francesco Zurlo
giovedì 4 settembre 2008
SI RIPARTE...
CON GRAZIA FRANCESCATO SI AVVIA LA RINASCITA DEI VERDI
( Comunicato Francesco Zurlo – Portavoce Verdi Crotone 3/09)/08)
I Verdi ripartono dal Programma del nuovo Presidente Nazionale Grazia Francescano. Finalmente qualcosa di Verde! Dall’incontro a cui siamo stati invitati e che si è avuto nella giornata del 31 Agosto, durante la splendida Festa Verde dell’Alto Ionio, abbiamo tratto ampie rassicurazioni sul nuovo corso dei Verdi che si fonderà sul recupero delle migliori tradizioni culturali ed etiche di questo partito. Ampia la partecipazione all’iniziativa dei Verdi, tra gli altri erano presenti, il neo assessore regionale all’ambiente Silvio Greco ( che ci ha confermato tutta la sua disponibilità al dialogo), il Presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio, il prof. Piero Fantozzi dell’Università della Calabria, l’assessore all’ambiente della provincia di Cosenza Luigi Marrello, i Sindaci di Trebisacce e Roseto, l’assessore all’ambiente del Comune di Cutro Carletto Squillace, Loredana De Petris del Coordinamento nazionale dei Verdi, il Dott. Luca Dallorto della struttura scientifica dei Verdi, oltre ad una nutrita rappresentanza di Verdi Locali. Grazia Francescano ha iniziato la sua nuova avventura volendo partire dal territorio, dall’incontrare faccia a faccia le persone su cui puntare per un rilancio credibile del partito ecologista, partendo dalla Calabria, terra che ama per averne già percorso le sue straordinarie bellezze naturali e conosciuto la sua gente più di trentanni fa.Molte le novità in campo, ad esempio i Verdi si stanno dotando di una struttura tecnico-scientifica di alto valore e con presenze prestigiose, diretta da Gianni Mattioli, che supporterà le iniziative promosse dai Verdi sul territorio.
Fortissimo il richiamo alla moralità del comportamento politico, ad Alex Langer ed al suo modo di fare politica, all’ecologia della politica, alla necessità di emarginare nel partito comportamenti antitetici agli intenti dichiarati solennemente in principio del nostro statuto: “ Verde è chi assume la tutela dell’ecosistema come ragione della propria identità, fondamentale del proprio programma e della propria elaborazione culturale, e ispira la propria azione anche istituzionale ai principi dell’ecologia della politica, della trasparenza e della legalità. …………….”
E’ giusto che la gente nei confronti dei verdi sia più severa, è una severità che accettiamo come un prezioso consiglio, la Francescato lo ha ripetuto più volte, se i Verdi non saranno rappresentati da persone che ne incarnano i valori è giusto che spariscano, su questo la Presidente si gioca tutta la sua credibilità e per quanto ci riguarda noi riponiamo in lei tutta la nostra fiducia ed il nostro appoggio.
Altro pilastro della nuova politica : basta con l’immagine dei Verdi del No, del no a tutto, a priori, che crea immobilismo fatale, che chiude tutte le porte. Per ogni no ci deve essere un si ad un modo diverso di risolvere il problema. Il matrimonio tra ecologia ed economia è necessario e fecondo di benessere. Già oggi il mondo più avanzato dell’economia non prescinde da standard ecologici elevatissimi, come sinonimo di qualità del prodotto e del processo produttivo. La stessa crisi planetaria del riscaldamento globale, obbliga questa nuova economia a crescere e sempre più in fretta, è in gioco la sopravvivenza sul pianeta! La fine dell’era del petrolio e dei combustibili fossili, apre ad un era diversa, più matura, fondata sul risparmio e sull’efficienza energetica, sulle fonti rinnovabili, sulla ricerca di fonti comunque controllabili, che siano più vicine e gestibili dai consumatori, dai cittadini, che costino di meno sulla bolletta ..
E parlando di energia, non si capisce che fine abbia fatto la centrale solare di Crotone, una occasione che ci sembra ci stia sfuggendo con colpevole indifferenza. Anche di questo, tra l’altro, si è accennato nell’incontro, al termine del quale si è confermata la volontà di collaborare insieme per la rinascita del partito. Francesco Zurlo
( Comunicato Francesco Zurlo – Portavoce Verdi Crotone 3/09)/08)
I Verdi ripartono dal Programma del nuovo Presidente Nazionale Grazia Francescano. Finalmente qualcosa di Verde! Dall’incontro a cui siamo stati invitati e che si è avuto nella giornata del 31 Agosto, durante la splendida Festa Verde dell’Alto Ionio, abbiamo tratto ampie rassicurazioni sul nuovo corso dei Verdi che si fonderà sul recupero delle migliori tradizioni culturali ed etiche di questo partito. Ampia la partecipazione all’iniziativa dei Verdi, tra gli altri erano presenti, il neo assessore regionale all’ambiente Silvio Greco ( che ci ha confermato tutta la sua disponibilità al dialogo), il Presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio, il prof. Piero Fantozzi dell’Università della Calabria, l’assessore all’ambiente della provincia di Cosenza Luigi Marrello, i Sindaci di Trebisacce e Roseto, l’assessore all’ambiente del Comune di Cutro Carletto Squillace, Loredana De Petris del Coordinamento nazionale dei Verdi, il Dott. Luca Dallorto della struttura scientifica dei Verdi, oltre ad una nutrita rappresentanza di Verdi Locali. Grazia Francescano ha iniziato la sua nuova avventura volendo partire dal territorio, dall’incontrare faccia a faccia le persone su cui puntare per un rilancio credibile del partito ecologista, partendo dalla Calabria, terra che ama per averne già percorso le sue straordinarie bellezze naturali e conosciuto la sua gente più di trentanni fa.Molte le novità in campo, ad esempio i Verdi si stanno dotando di una struttura tecnico-scientifica di alto valore e con presenze prestigiose, diretta da Gianni Mattioli, che supporterà le iniziative promosse dai Verdi sul territorio.
Fortissimo il richiamo alla moralità del comportamento politico, ad Alex Langer ed al suo modo di fare politica, all’ecologia della politica, alla necessità di emarginare nel partito comportamenti antitetici agli intenti dichiarati solennemente in principio del nostro statuto: “ Verde è chi assume la tutela dell’ecosistema come ragione della propria identità, fondamentale del proprio programma e della propria elaborazione culturale, e ispira la propria azione anche istituzionale ai principi dell’ecologia della politica, della trasparenza e della legalità. …………….”
E’ giusto che la gente nei confronti dei verdi sia più severa, è una severità che accettiamo come un prezioso consiglio, la Francescato lo ha ripetuto più volte, se i Verdi non saranno rappresentati da persone che ne incarnano i valori è giusto che spariscano, su questo la Presidente si gioca tutta la sua credibilità e per quanto ci riguarda noi riponiamo in lei tutta la nostra fiducia ed il nostro appoggio.
Altro pilastro della nuova politica : basta con l’immagine dei Verdi del No, del no a tutto, a priori, che crea immobilismo fatale, che chiude tutte le porte. Per ogni no ci deve essere un si ad un modo diverso di risolvere il problema. Il matrimonio tra ecologia ed economia è necessario e fecondo di benessere. Già oggi il mondo più avanzato dell’economia non prescinde da standard ecologici elevatissimi, come sinonimo di qualità del prodotto e del processo produttivo. La stessa crisi planetaria del riscaldamento globale, obbliga questa nuova economia a crescere e sempre più in fretta, è in gioco la sopravvivenza sul pianeta! La fine dell’era del petrolio e dei combustibili fossili, apre ad un era diversa, più matura, fondata sul risparmio e sull’efficienza energetica, sulle fonti rinnovabili, sulla ricerca di fonti comunque controllabili, che siano più vicine e gestibili dai consumatori, dai cittadini, che costino di meno sulla bolletta ..
E parlando di energia, non si capisce che fine abbia fatto la centrale solare di Crotone, una occasione che ci sembra ci stia sfuggendo con colpevole indifferenza. Anche di questo, tra l’altro, si è accennato nell’incontro, al termine del quale si è confermata la volontà di collaborare insieme per la rinascita del partito. Francesco Zurlo
Iscriviti a:
Post (Atom)