sabato 20 dicembre 2008

BONIFICA CROTONE : ANCORA NIENTE DI FATTO

L’ennesima Conferenza di Servizi si è chiusa con un nulla di fatto ed i nostri rappresentanti ritornano da Roma ancora una volta a mani vuote perché Syndial ha presentato un piano di bonifica inadeguato. Forse è utile ricordare che Syndial è una società controllata dall’ENI, quinto gruppo petrolifero mondiale, di cui il principale azionista è il Tesoro, cioè lo Stato Italiano, quindi finiamola col “gioco delle tre carte”. L’Eni, attraverso le sue società controllate, è responsabile del disastro ambientale crotonese in tutti i suoi complessi aspetti e dovrà pagare tutti i danni del disastro che ha provocato.
E’ veramente incredibile che lo Stato Italiano tratti in questo modo il nostro territorio, la nostra comunità. Pretendiamo di essere trattati come cittadini e non come sudditi !
Abbiamo diritto alla bonifica del nostro territorio contaminato ed inquinato oltre ogni misura. Abbiamo diritto ad uno sviluppo sostenibile e ad una svolta di 180 gradi rispetto al passato. Esortiamo quindi i nostri rappresentanti istituzionali ad ogni livello ad aprire una buona volta la vertenza ambientale Crotone ed a difendere gli interessi della nostra comunità con tutti gli strumenti disponibili in uno Stato civile e di diritto.
Mentre si continua a discutere, l’inquinamento da metalli pesanti continua ad ammorbare il nostro suolo, le falde acquifere, il nostro mare, i veleni entrano nella catena alimentare, la radioattività da fosforiti continua a farci ammalare, il danno ambientale aumenta sempre di più.
Facciamo appello in primo luogo al Sindaco della città, garante per legge della salute dei cittadini, di modificare la sua linea che riteniamo troppo morbida e che fino ad ora si è rivelata povera di risultati. Siamo di fronte ad un sopruso che un “braccio” dello Stato ( ENI – Syndial) ha commesso e continua a perpetrare nei confronti di una parte del suo territorio, di una comunità, ed i rappresentanti di questa comunità hanno il dovere di agire con la massima determinazione per tutelare i diritti, la salute, la dignità di questa comunità.
Crotone 20.12.08
Francesco Zurlo Portavoce Verdi Crotone

venerdì 12 dicembre 2008

ADDIO SILVANO, COMPAGNO DI TANTE BATTAGLIE AMBIENTALISTE

I VERDI DI CROTONE ESPRIMONO TUTTO IL LORO CORDOGLIO ALLA FAMIGLIA E AGLI AMICI PER LA SCOMPARSA DI SILVANO TRICOLI, COMPAGNO DI TANTE BATTAGLIE AMBIENTALISTE.
DALLA PROFONDITA’ DELLA SUA CULTURA E DELLA SUA UMANITA’ SILVANO TRICOLI FU TRA I PRIMI A COMPRENDERE L’URGENZA DELLA QUESTIONE ECOLOGICA E LA NECESSITA’ DI ATTIVARSI PER PORRE IL PROBLEMA ALL’ORDINE DEL GIORNO DEL NOSTRO TERRITORIO.
COME CITTADINI E COME AMBIENTALISTI PORTEREMO SEMPRE NEL CUORE IL SUO INSEGNAMENTO.
CROTONE 11/12/2008
FRANCESCO ZURLO
PORTAVOCE VERDI CROTONE

mercoledì 10 dicembre 2008

NUOVO INCENERITORE: CITTADINI ALL'OSCURO DI TUTTO

I Verdi di Crotone, appresa da Tele Diogene e dalla stampa la notizia della costruzione di un nuovo inceneritore a Crotone per rifiuti urbani ed industriali pericolosi, esprimono sconcerto per come sia stato possibile non dare informazione alcuna ai cittadini di un impianto che potrebbe avere un impatto rilevante sulla loro salute. E’ una questione ecologica, è una questione democratica.
Esiste una vasta letteratura scientifica sulla pericolosità degli inceneritori, o termovalorizzatori se producono anche energia elettrica (http://it.wikipedia.org/wiki/Inceneritore) , e l’Organizzazione Mondiale della Sanità, per voce del suo rimpianto direttore Lorenzo Tomatis, ha più volte ribadito che impianti del genere possono aumentare notevolmente i tumori, specialmente se il territorio su cui sono insediati è già denso di altre sostanze inquinanti. E Crotone ed il territorio di Crotone sono talmente inquinati da essere SIN ( Sito di Interesse Nazionale ), uno dei luoghi cioè da bonificare con priorità assoluta e su cui non può assolutamente essere aumentato l’inquinamento; un luogo il nostro che ha visto finalmente avviarsi un Registro Tumori “ a furor di popolo” a seguito dello scandalo “Black Mountains” , che ha da mesi interi quartieri e scuole sotto sequestro perché costruite su rifiuti tossici e nocivi, una città che si scopre anche “radioattiva”, insomma una città ad inquinamento diffuso che richiede uno sforzo unanime verso il disinquinamento, verso il cambiare rotta.
Qualsiasi nuovo impianto potenzialmente inquinante deve fare i conti con questa realtà, la sua valutazione di impatto non potrà essere valida se non sarà capace di dimostrare che in questo scenario già saturo non rappresenti una minaccia per la salute. E siccome la salute è dei cittadini, è della loro vita che si parla, è loro il sacrosanto diritto di essere informati e di partecipare al processo decisionale che sulla loro pelle potrà avere delle ricadute rilevanti. Ma nessuno, né il Sindaco, né il Presidente della Provincia, né i nostri rappresentanti regionali hanno ritenuto di informare i cittadini, di esortarli alla partecipazione ed alla consapevolezza, ci sembra una grave omissione, allo scopo esortiamo la Consulta dell’ambiente del Comune di Crotone a richiedere le dovute audizioni e raccogliere una completa documentazione da mettere a disposizione della cittadinanza.
Poi, non possiamo sempre fare un passo avanti e due indietro: si era affermato un principio: Ad ogni provincia i propri rifiuti. Si è scritto in leggi regionali, si è ribadito in mille incontri, convegni, programmi di partiti politici, atti di ogni istituzione : ad ognuno i suoi rifiuti e basta rifiuti su Crotone. Ora sembra che questo nuovo impianto possa accogliere rifiuti anche da altre province, e allora!?
Forse non si è capito che il business dei rifiuti, così come si è inteso farlo fino ad ora, è chiuso, ha finito il suo ciclo economico, la città non può e non vuole continuare ad essere polo di attrazione per rifiuti inquinanti provenienti da ogni dove.
L’economia del ciclo dei rifiuti si sta invece sviluppando nel senso esattamente opposto a quello delle discariche e degli inceneritori, che possono essere solo un male transitorio, la direzione oggi è quella del rifiuto zero. La nuova economia sostenibile che nasce dai rifiuti è quella che tende a ridurli sempre più, partendo dalla riprogettazione dei processi produttivi delle merci, merci che fin dalla loro nascita si fanno carico del loro destino quando diventeranno rifiuto, l’economia nuova nasce dalla liberalizzazione del mercato del riciclo e della raccolta differenziata, un mercato oggi ingessato da vischiosi monopoli ed oligopoli, dove domani dovrebbero nascere una miriade di piccole e medie imprese. In questo modo, man mano che la nuova economia dei rifiuti cresce, aumenta la qualità della vita di una comunità; al contrario oggi man mano che si sviluppano discariche ed inceneritori, la nostra qualità della vita degrada insieme alla nostra salute.
La questione rifiuti è una delle principali questioni che la nostra comunità deve affrontare, risolvere alla radice, e niente si potrà risolvere se non si riafferma subito il principio che noi prendiamo solo i rifiuti della nostra provincia. Vogliamo risentirlo questo principio da parte delle istituzioni competenti coinvolte, dai rappresentanti politici, dalle associazioni, dai sindacati, dalle autorità morali, intellettuali e religiose della nostra città e della nostra provincia. Vogliamo Crotone ai primi posti nella raccolta differenziata, vogliamo che la bonifica del nostro territorio diventi un esempio, un termine di paragone, un modello per gli altri siti da disinquinare, vogliamo che da questo nasca nuova economia, nuove imprese, vogliamo che da un economia che ha inquinato, ammorbato, degradato, ammalato, si passi ad un economia che ripulisca, bonifichi, risani, si prenda cura dell’ambiente e dell’uomo.
Da una economia che ci spinge nella fossa ad una economia che possa riconciliarci con la vita.
Crotone 10.12.2008
Francesco Zurlo
Portavoce Verdi Crotone