Inquinamento, incendi, siccità, erosione, abusivismo edilizio, cementificazione, discariche abusive, subsidenza; disoccupazione , criminalità, droga, evasione scolastica, sfruttamento di minorenni e non;
Sono solo alcune delle tristi quanto ingiuste tessere che compongono il mosaico della quotidianità dei Crotonesi; quei Crotonesi che tutti i giorni escono da casa e compiono il loro dovere per riuscire a pagare l’affitto o la rata del mutuo, quei Crotonesi che tutti i giorni escono da casa e compiono il loro dovere per riuscire a comprare i libri per l’istruzione dei figli; “Quei Crotonesi”.
“Quei Crotonesi” che meno male che c’ê la pensione di Mamma e Papà; “Quei Crotonesi” che tutti i giorni escono da casa e compiono il loro dovere per provare a mantenere il figlio all’università e, se ci riescono , li vedono poi costretti a scappare da Crotone, la loro terra;
“Quei Crotonesi” che tutti I giorni escono da casa e compiono il loro dovere, e sono tanti, e avrebbero diritto a tutt’altro, “Quei Crotonesi” che non “fanno finta” di vivere ma sono costretti a vivere in questo triste mosaico.
Convegni, interviste, tavoli di discussioni, meeting, briefing, Work Shop, piattaforme di richieste, protocolli d’intesa;
Case al mare, in montagna, barche, ricevimenti, premiazioni, autisti, body gard, lifting, fitness, SUV, aerei, Hotel, ecc. ecc.
Queste sono invece le tessere che compongono il mosaico della quotidianità di molti Crotonesi (ovviamente non di tutti) che “fanno finta”.
Si, “fanno finta”!
“Fanno finta” di non vedere né sentire i rifiuti che, a pochi metri dalle loro belle case, trasbordano maleodoranti e indifferenziati .
“Fanno finta” di non vedere dalle loro belle ville la costa crotonese che anno dopo anno viene erosa;
“Fanno finta” di non avvertire gli scarichi, il calore e l’ingombro dei loro SUV, ovviamente parcheggiati in doppia o tripla però lucidissimi e full optional, la mattina per accompagnare un (nr. 1 ) bimbo a scuola;
E le istituzioni, i nostri amministratori ?
Loro no!
Gli amministratori non possono “fare finta”, non possono “fare finta” di non vedere ii dissesto economico, culturale, sociale che ci opprime, “fare finta” e speculare sull’ignoranza e la povertà dei molti .
Non possono” far finta “ d’ amministrare, sprecando tempo prezioso per le sorti della nostra città, e litigare per solite poltrone, gli incarichi, le lottizzazioni, (anzi no, sulle lottizzazioni al Comune gli accordi si trovano) piuttosto che per umili rancori personali, e intanto il tempo scorre.
Eccoli ancora li, i soliti noti (ormai da decenni) , di destra di sinistra di centro, attorniati dai poilticanti di turno, a riunirsi prima ufficialmente dopo un’ora segretamente pronti a pretendere e promettere briciole di civiltà.
Eccoli li, a saltellare, nemmeno in punta di piedi, da un partito a un altro a promettere il solito posticino di lavoro, l’incarico semestrale (ovviamente con proroga garantita) anziché dedicare le ultime cure a un malato che non ha avuto fortuna con i suoi medici, o incompetenti o delinquenti, fate voi.
E’ purtroppo impossibile trovare una spiegazione che escluda l’ incompetenza (nella migliore ipotesi) o la connivenza con loschi affari quali cause che da decenni affossano e soffocano Crotone e i Crotonesi .
ENI CHEM, Pertusola,
Cartiera, Stoppani, Datel e per ultimo Europaradiso, gli “specchietti” che i nostri amministratori, puntualmente per decenni, hanno adoperato per raccogliere voti, per creare dipendenza e sudditanza di molta, troppa brava gente che purtroppo ha avuto la considerazione di un “allodola” e che oggi si trova costretta a vivere in quella quotidianità purtroppo nota e che ci rende primi nelle classifiche peggiori .
In un territorio palesemente a vocazione agricola e turistica, con mare e monti, ricco di sorgenti d’acqua, i “santoni” della politica hanno imposto il sogno dell’ industria, un sogno rivelatosi incubo e, che per tanta brava gente, ormai da anni, ogni mattina al risveglio si concretizza in mobilità, cassa integrazione, lavori saltuari (a nero) e purtroppo anche attività al confine tra legalità e illegalità .
In questi giorni
i nostri amministratori si troviamo a fare, dopo anni, un’altra scelta importante, anch’essa determinante per il futuro che ci rimane : finalmente (Si filnalmente) è scaduta la convenzione che gli amministratori di questa città, la nostra città, anni addietro hanno stipulato con l ’ ENI per concedere l’estrazione del metano.
Gli attuali amministratori ora non possono “fare finta” di non sapere cosa significa ENI a Crotone, non possono far finta di non accorgersi della subsidenza e della erosione delle coste, della ridotta pescosità del nostro mare, non possono far finta di dimenticare l’ultimo segnale che quest’estate la terra ci ha mandato dal suo profondo, il terremoto .
Non pensino i nostri amministratori di “far finta” con le Royalty che l’ENI deve erogare, “far finta” come hanno fatto anche quelli che li hanno preceduti, inaugurando fontanine, scalinate, lampioncini, parcheggi, piazzali .
Questa volta i nostri amministratori, se non vogliono “far finta” e, se ne sono capaci, devono ottenere le royalty, non per distribuire contentini nelle circoscrizioni dove hanno raccolto più voti, non dovranno affidare lavori a questa o quella azienda che ha portato i cinquanta, i cento voti (tra assunti e lavoratori a nero) ma, se è nelle loro capacità, devono lavorare per la salute dei Crotonesi con la bonifica almeno dei maggiori siti inquinati; devono lavorare per garantire discariche a norma di legge; devono lavorare per combattere l’abusivismo edilizio e per abbattere gli abusi già rilevati; devono lavorare per garantire corsi universitari stabili e in sede. Devono lavorare, non possono più “far finta” sulla pelle di quei Crotonesi che tutti i giorni escono da casa per compiere il loro dovere senza poter “far finta”, ma soprattutto perché i nostri amministratori “fanno finta” in tutto tranne che quando “riscuotono i danari” per quello che dovrebbe essere il servizio reso “Quei Crotonesi” .
Sandro Tricoli
Verdi Crotone 16.11.07
martedì 27 novembre 2007
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